La Corte di giustizia dell’Unione europea ha stabilito che tutti gli Stati membri dell’UE devono riconoscere i matrimoni tra persone dello stesso sesso legalmente celebrati in altri Stati membri.Questa decisione è seguita a un caso che riguardava una coppia polacca dello stesso sesso sposata in Germania e non riconosciuta in Polonia, suscitando reazioni di politici come Carolina Morace, Alessandro Zan, Emma Wiesner e Abir al-Sahlani.Esperti legali come Angelo Schillaci hanno sottolineato che i Paesi devono riconoscere questi matrimoni anche se non sono legalmente permessi nel proprio ordinamento, ribadendo la preminenza dell’UE sul diritto nazionale in materia di libertà di circolazione e non discriminazione.