La Court of Justice of the EU ha stabilito che tutti gli stati membri della EU devono riconoscere i matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all'estero, indipendentemente dalla legge nazionale.
Ciò interessa paesi come Polonia e Italia, dove tali matrimoni non sono consentiti, e ha stimolato il dibattito pubblico e richieste di implementazione avanzate da eurodeputati come Carolina Morace e Alessandro Zan. Esperti giuridici come Angelo Schillaci hanno spiegato che, benché l'Italia riconosca le unioni civili e alcuni matrimoni stranieri, la nuova sentenza richiede il pieno riconoscimento e potrebbe comportare sfide legali per gli stati con normative restrittive.