Adolfo Urso ha affermato che non ci sono piani per chiudere l'acciaieria di Taranto e mira ad aumentare la produzione a 4 milioni di tonnellate all'anno mentre l'acciaieria di Genova resta occupata da operai che protestano chiedendo l'intervento del governo.Le proteste coinvolgono blocchi stradali, dimostrazioni e scontri violenti, con l'impegno del governo a riavviare le linee di galvanizzazione e stagnatura per mantenere occupati 585 lavoratori.Gli operai hanno espresso la loro determinazione a resistere alla chiusura dello stabilimento e i leader locali chiedono un dibattito nazionale sul futuro dell'industria siderurgica in mezzo ai timori di declino industriale.