Il generale Fabien Mandon, capo di Stato Maggiore delle Forze Armate francesi, ha avvertito che la Francia manca di una volontà collettiva di accettare i sacrifici di fronte alla crescente potenza militare della Russia, che è passata da meno di un milione di soldati nel 2022 a 1,3 milioni e si prevede raggiungerà due milioni entro il 2030.Ha evidenziato i piani di crescita militare della Francia, con il personale attivo che passerà da circa 204.000 a oltre 275.000 e la spesa per la difesa in aumento da 43,9 a 68 miliardi di euro, sottolineando però che la prontezza della società è fondamentale per la deterrenza e la sovranità.Le reazioni politiche sono varie: alcuni leader di sinistra respingono le avvertenze come allarmiste, mentre i funzionari del governo sostengono la preparazione alla guerra; nel frattempo il Regno Unito avanza piani per sostenere l'Ucraina in scenari post-ceasefire.