Il personale militare deve ora omettere scrupolosamente l'esclamazione finale "Sì!" dall'inno nazionale a seguito di una direttiva di dicembre che applica un decreto presidenziale.Giorgia Meloni, alla guida di Fratelli d'Italia, ha suggerito il cambiamento per ripristinare i testi al manoscritto originale del 1847 di Goffredo Mameli, privo del grido di guerra aggiunto da Michele Novaro.Mentre il
Quirinale sostiene che la modifica garantisca la purezza storica, alcuni ambienti militari esprimono sgomento per l'allontanamento dalle tradizioni consolidate da
Carlo Azeglio Ciampi.
Pubblicata: Martedì | Aggiornata: Mercoledì