La lode pubblica di Maria Zakharova e dei media russi è seguita all’avvertimento di Matteo Salvini contro un nuovo riarmo per l’Ucraina e al paragone tra leader europei e invasori storici, riaccendendo gli allarmi secondo cui il crescente linguaggio antiamericano indebolisce il ruolo dell’Italia nella sicurezza europea.Ospite di Rete4 a Quarta Repubblica, Salvini ha detto di essere pro-italiano, ha negato di sostenere Vladimir Putin o Donald Trump, ha affermato «non siamo in guerra con la Russia» e ha chiesto prudenza sulle consegne di armi mentre i media russi hanno rilanciato la sua critica alle sanzioni che avrebbero danneggiato le economie europee.Commentatori come
Lucio Caracciolo,
Andrea Malaguti e
Guido Rampoldi avevano già avvertito che l’accomodamento all’influenza straniera può erodere cooperazione su intelligence e difesa e hanno chiesto più dibattito parlamentare, giornalismo investigativo e trasparenza; forze di opposizione come
Matteo Renzi,
Osvaldo Napoli e
Luigi Marattin hanno chiesto a
Giorgia Meloni di prendere le distanze.