La Corte di giustizia dell'UE ha stabilito che la legge danese del 2018 sulle aree "ghetto" può portare a discriminazioni etniche e ha rimandato ai giudici danesi la decisione se la soglia numerica "non‑occidentali" violi le direttive dell'UE, in seguito al ricorso su Mjølnerparken.La legge vieta aree con oltre il 50 percento di residenti non‑occidentali e autorizza demolizioni, trasferimenti forzosi o vendite e prevede di ridurre del 60 percento il patrimonio abitativo pubblico nelle aree classificate, misure che hanno già fatto trasferire più di 1.000 persone a Mjølnerparken.I querelanti guidati da
Majken Felle e l'ONG
Systemic Justice hanno accolto con favore l'orientamento della Corte; giuristi come
Kirsten Ketscher affermano che i
tribunali danesi devono ora verificare la conformità alla
UE,
Ezzedine Azzam ha detto che è una vittoria e
Lars Løkke Rasmussen ha criticato la decisione.
Pubblicata: 31h | Aggiornata: 15h