Macquarie Dictionary ha nominato “AI slop” parola dell’anno e Euronews segnala che il 2025 è stato dominato da contenuti generati dall’IA a basso costo che hanno inondato la Rete, dopo che Merriam‑Webster aveva inserito “slop” in cima alla sua lista.Il fenomeno ha scatenato una reazione concreta: grandi marchi come Vogue e Coca‑Cola hanno subito critiche, iHeartMedia ha adottato lo slogan “guaranteed human”, realtà come The Tyee hanno imposto politiche no-AI e creatori hanno sperimentato etichette come “made by humans”, in mezzo a polemiche su performer generati dall’IA come Tilly Norwood.Piattaforme e tecnologi hanno risposto con strumenti e rimozioni:
Spotify ha cercato e rimosso musica creata dall’IA,
Pinterest e
TikTok hanno aggiunto controlli per gli utenti e sviluppatori hanno creato estensioni come
Slop Evader; secondo l’editore Merriam‑Webster
Greg Barlow il pubblico vuole “cose reali, cose genuine.”