I mercati azionari negli USA e a Stoccolma hanno registrato una significativa volatilità a causa di ingenti investimenti in AI, che hanno inizialmente causato forti aumenti dei prezzi nel settore tecnologico.Jon Arnell di Von Euler & Partners segnala la preferenza dei mercati per "cheap money" e i dibattiti sulla bolla dell'AI, mentre gli investitori globali temono una "everything bubble" con azioni sopravvalutate durante la normalizzazione dei tassi di interesse.I risultati di Nvidia e l'ottimismo del CEO Jensen Huang hanno temporaneamente sostenuto i futures del Nasdaq, ma l'indice ha chiuso in calo con la volatilità diffusa a Stoccolma, con analisti come Carl Henrik Söderberg e Dan Hanbury che evidenziano i rischi di mercato e la possibile bolla generale.