Una fuga pericolo nel gennaio 1966 — quando i proiettili colpirono una mappa a pochi centimetri dalla sua testa — e la sua scelta di conservare i documenti dell'ufficio di Saigon evidenziano il valore storico e il rischio del lavoro di Peter Arnett dopo che il vincitore del Premio Pulitzer è morto a Newport Beach dopo una breve permanenza in hospice e una battaglia contro il cancro alla prostata.Arnett passò dal Southland Times in Nuova Zelanda alla notorietà internazionale presso l'Associated Press, dove la sua copertura del Vietnam gli valse il Premio Pulitzer per il reportage internazionale e rimase a Saigon fino alla caduta della città.In seguito si unì a
CNN nel 1981, divenne noto per le dirette da Baghdad durante la prima Guerra del Golfo, ottenne interviste esclusive con
Saddam Hussein e
Osama bin Laden, affrontò controversie tra cui una ritrattazione su un reportage sul sarin e insegnò giornalismo all'
Università di Shantou; lascia la moglie
Nina Nguyen e i figli Elsa e Andrew.