José Antonio Kast guida un runoff presidenziale fortemente polarizzato in Cile, con i sondaggi che lo danno favorito su Jeannette Jara mentre propone espulsioni di massa di venezuelani, un muro nel deserto con la Bolivia e forti divieti sull'aborto.Il movimento di Kast, rafforzato da sostenitori come Laura Lagos e Rodolfo Carter, ha promesso un "governo di emergenza" che assegni maggiore autonomia alla polizia e all'esercito per affrontare la criminalità organizzata e l'immigrazione irregolare.Critici come Óscar Cantardo e
Valeria Zuñiga avvertono che le proposte di Kast rischiano di riportare abusi dell'era Pinochet, mentre osservatori sottolineano che il
Partito Repubblicano non ha una maggioranza in Congresso e che i freni istituzionali potrebbero limitare la sua agenda.